La lettera aperta dell’ex sindaco Macchi a sostegno dell’Amministrazione Cassinelli solleva una questione reale, relativa ai problemi riscontrati nell’azione della nuova Amministrazione Comunale di Dervio, ma parte da un’analisi francamente lontana dalla realtà.
Se la maggioranza è in difficoltà nel portare avanti la propria attività non è certo per colpa della minoranza, che non avrebbe nemmeno i numeri per impedirglielo. E questo un ex sindaco come Macchi lo sa sicuramente. E’ facilmente dimostrabile come non esista un solo atto comunale la cui esecuzione sia stata finora impedita o ostacolata dalla minoranza, che ha semplicemente sollevato, in sedi opportune come il Consiglio Comunale, alcune perplessità o critiche in maniera assolutamente legittima, come in democrazia è permesso fortunatamente di fare e come è sempre successo anche nel Consiglio Comunale di Dervio (e da parte di altre minoranze del passato con toni decisamente più accesi). Quando ha voluto, la maggioranza ha esercitato la propria legittima forza numerica per portare avanti le proprie idee, mentre quando ha accettato qualche suggerimento ha dimostrato come anche le nostre proposte fossero costruttive e meritevoli di accoglimento.
Se la maggioranza non riesce a portare a termine qualche attività dovrebbe piuttosto ricercarne il motivo nella propria capacità o esperienza, in alcuni errori che ha commesso e a cui ha dovuto successivamente porre riparo, oppure nel fatto di voler portare avanti alcune iniziative senza aver preliminarmente verificato a fondo l’incidenza di leggi e regolamenti.
La minoranza deve normalmente vigilare che l’azione dell’Amministrazione avvenga nel rispetto di queste regole e dell’uguaglianza di tutti cittadini, ma ha anche elaborato diverse proposte proprio per contribuire al bene comune del nostro paese, così come auspicato da Macchi.
C’è però una parte della lettera di Macchi che ci lascia alquanto perplessi: quando afferma che ha avuto Cassinelli come avversario nella campagna elettorale del 2000 (dato che in realtà era il 2004) e come leale rappresentante di opposizione durante il suo mandato (dato che invece Cassinelli si era dimesso da consigliere dopo poche settimane dalle elezioni, portando lo stesso Macchi a commentare sui giornali dell’epoca di essere “deluso e perplesso” dalle sue dimissioni). Strano che chi ha scritto la lettera non si sia ricordato di questi determinanti dettagli…
Abbiamo poi scoperto che la lettera di Macchi è stata girata con sollecitudine a numerosi siti e giornali direttamente dal sindaco Cassinelli, mentre quest’ultimo dichiarava solo pochi minuti prima di averla “appresa dalla stampa”, e questo getta molte ombre sull’effettiva genuinità dell’intervento di Macchi.
All’ex sindaco, al quale ci legano comunque dei cordiali rapporti, avendo alcuni di noi collaborato con lui in modo determinante durante il suo mandato, e con il quale abbiamo lungamente conversato dopo la sua lettera aperta raccontandogli molti episodi accaduti in questi mesi dei quali non era a conoscenza, abbiamo detto senza giri di parole che a questo punto si dovrebbe sentire strumentalizzato da qualcuno solo per il ruolo che ha ricoperto e per la stima che ancora gode tra i cittadini.
Auspicando che la maggioranza voglia finalmente instaurare un migliore rapporto con la minoranza, continueremo quindi la nostra azione nel rispetto delle centinaia di Derviesi che fanno riferimento al nostro gruppo e che ogni giorno ci spronano ad intervenire per migliorare l’azione dell’Amministrazione nel solo interesse dei cittadini.