La prima guerra mondiale coinvolse le principali potenze tra l'estate del 1914 e la fine del 1918: il più grande conflitto armato mai combattuto fino ad allora. Iniziò il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell'Impero austro-ungarico al Regno di Serbia in seguito all'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este, avvenuto a Sarajevo, e si concluse l'11 novembre 1918, quando la Germania, ultimo Paese a deporre le armi, firmò l'armistizio imposto dagli Alleati. La guerra vide schierati da una parte gli Imperi centrali (Germania, Impero austro-ungarico, Impero ottomano) e la Bulgaria e dall'altra gli Alleati rappresentati principalmente da Francia, Regno Unito, Impero russo e Italia. Oltre 70 milioni di uomini furono mobilitati in tutto il mondo (60 milioni solo in Europa) di cui oltre 9 milioni caddero sui campi di battaglia; si contarono anche 7 milioni di vittime civili, per effetto delle operazioni di guerra e per le conseguenti carestie ed epidemie. I più importanti imperi del mondo – tedesco, austro-ungarico, ottomano e russo – si estinsero generando diversi stati nazionali che ridisegnarono completamente la geografia politica dell'Europa. L'Italia fu in guerra dal 1915 fino al 4 novembre 1918, quando venne firmato l'armistizio.
Per ricordare e riflettere su questo tragico ed epocale evento, anche quest'anno l’Amministrazione Comunale organizza alcune iniziative rivolte a tutta la popolazione.
Da sabato 4 novembre a sabato 18 novembre presso la sala consiliare del municipio
Mostra di immagini ed oggetti della Grande Guerra dalla collezione privata di Placido De Luca
Mostra “Un’inutile strage. L’Italia nella Grande Guerra” a cura dell’Associazione Culturale Lettelariamente
Questa mostra non celebra una vittoria, né tanto meno una guerra, ma intende proporre una riflessione basata su documenti e fatti che aiutino i visitatori a conoscere il contesto storico, politico e socio-economico in cui l’Italia ha partecipato alla prima guerra mondiale.
Nello stesso tempo è occasione per fare memoria delle persone e in particolare dei giovani travolti nel tragico evento che ha prodotto uno sconvolgimento globale nei rapporti tra le nazioni.
La stessa lettura dei nomi incisi sui monumenti ai caduti, che in provincia di Lecco sono stati circa cinquemila, ricorda le vittime di ogni ceto sociale e in maggioranza quelli meno abbienti, costretti a morire per quella che papa Benedetto XV nel 1917 aveva definito “Un’inutile strage”
Domenica 5 novembre
ore 9 - monumento ai Caduti di Corenno Plinio Deposizione corona di alloro e commemorazione ufficiale
ore 11.15 - Chiesa Parrocchiale di Dervio Santa Messa in suffragio di tutti i Caduti
ore 12 – Corteo per il cimitero con omaggio ai Caduti, deposizione corona di alloro al monumento ai Caduti di Dervio e commemorazione ufficiale